Cenni storici
A partire dai primi anni del dopoguerra, per i ciechi era veramente difficile poter leggere, sia per la scarsa conoscenza del metodo Braille, sia per l’esigua quantità di libri trascritti con questo linguaggio.
Con l’avvento dei primi registratori a filo e, successivamente, a nastro magnetico a bobina, la lettura divenne un po’ più accessibile.
A metà degli anni 50 veniva infatti creato a Roma il servizio nazionale del libro parlato, dove venivano registrati testi per la scuola e per lo svago.
Dopo il 1973, tale servizio cominciava ad avvalersi di altre sedi di distribuzione di libri registrati, uno dei quali era affidato a Brescia che serviva tutto il nord d’Italia. Nasceva , per tanto, la Nastroteca F.lli Milani grazie al commissario straordinario maestro Dario Formigoni , assumendo questa denominazione nel 1979, per poi divenire Centro del libro parlato F.lli Milani nel 2009.
È facile dedurre il motivo del nome iniziale: i testi venivano registrati su nastri magnetici, poi successivamente, su cassette che venivano inviate agli utenti non vedenti, che ne facevano richiesta, tramite servizio postale gratuito.
Sempre nel 1979, Brescia diveniva anche centro di produzione di libri attraverso due cabine di registrazione, impiegando voci di professionisti e di volontari.
Nel 1998, il centro si trasferisce da Piazza Mercato nell’attuale sede di via Divisione Tridentina, le cabine di registrazione vengono modernizzate ed attrezzate con strumentazioni più sofisticate.
Nel frattempo, si sostituiscono le cassette, facilmente usurabili, con i Compact Disc.
Nel 2007 nasce, proprio a Brescia, la banca del libro parlato online, che permette ai disabili visivi di scaricare sul proprio pc o smartphone, l’opera letteraria prescelta e leggerla in totale autonomia, persino in viaggio.
Attualmente gli utenti iscritti al servizio del libro parlato bresciano sono 742, i testi registrati e disponibili online sono 25.548, mentre quelli richiedibili a mezzo posta sono 21.494.